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Tomake Studiolaboratorio/Agenzia di materiali Atlante Materico
versione 1.0

Atlanti materico e i designs dell’atlante è un progetto di ToMake/Massimo Cutini

L’atlante Materico © è una mappa, relativa ad un dato territorio, ove sono segnalate le aziande che hanno disponibilità di materiali di scarto, sfridi della produzione industriale e artigianale, materiali e semilavorati inutilizzati. Lo scopo è quello di rimettere in circolo risorse materiche a beneficio di tutti i soggetti di una collettività.
Un Atlante presuppone che questa massa materica non sia composta da rifiuti, ma da materie seconde.


Come funziona

La mappa segnala aziende nostre amiche che hanno aderito al progetto.
Se hanno disponibilità possono fornirci materiale in limitate quantità.
Il materiale di norma è ceduto gratuitamente.
Tomake studiolab si pone come mediatore nello scambio a garanzia dell'azienda.
Se troviamo il materiale vi chiediamo un fee simbolico per la consulenza. Tale donazione serve unicamente a finanziare il lavoro di ricerca necessario a far funzionare l'Atlante (e un domani un sito come si deve). Non solo noi ma molti ve ne saranno grati.
Se vuoi in qualche modo contribuire o segnalare un'azienda interessata sei il benvenuto.
Se desideri altre informazioni è possibile scrive all'indirizzo qui sotto.
 
Clicca sui segnali e vedi il tipo di materiale.

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giallo = legno
grigio = pietra
bianco = plasica
celeste = metallo
verde = tessuti, moquette




la mappa è in aggiornamento

Il progetto Atlente Materico è un progetto sviluppato nel corso di alcuni anni proponendolo come strumento condiviso. E' stato presentato a Dal Dire al Fare Salone della Responsabilità Sociale di Impresa, Università Bocconi (Milano 2011), a PopUp Makers evento collaborazioni locali nel movimento dei Makers (Milano 2013); ha partecipato al concorso Future Cities, Planning for the 90% e alla call SITUA TO a cura di A Titolo (Torino 2012 in corso).


Atlante materico e i designs dell’atlante

Risorse, cittadinanza, arte e design della sostenibilità

L’ idea affronta nuove soluzioni sia in materia economica sul reperimento di risorse  materiche (upcycling, green economy) sia in materia di pratiche artistico-culturali (arte, design, architettura, moda) e loro modalità progettuali e orizzonti produttivi (eco business). L’idea innovativa verte sulla redazione di un Atlante Materico attraverso una piattaforma web 2.0, integrata ad un laboratorio progetti, che interagendo con nuove realtà operative come Fablab, Techshop e ToolLending , sviluppi un contesto culturale e creativo altamente sperimentale e performativo, nel quale comprendere aziende, produttori, enti pubblici, designers, artisti, makers e artigiani.

L’atlante Materico è una mappa, relativa ad un dato territorio, ove sono segnalate le aziande che hanno disponibilità di materiali di scarto (amaterie seconde), sfridi della produzione industriale e artigianale, materiali e semilavorati inutilizzati allo scopo di rimettere in circolo risorse materiche a beneficio di tutti i soggetti di una collettività (nuova filiera). Un atlante presuppone che questa massa materica non sia composta da rifiuti, ma da materie seconde, le quali, se collocate in un ambito altamente creativo, possono considerarsi come nuove materie prime. Le ragioni pratiche sono semplici. Nessuna risorsa è preventivamente prelevata, evitando così i costi gestionali di un centro di raccolta. Saranno gli utenti a decidere, consultando la mappa on-line,  le eventuali convenienze di prelievo e trasporto, in ordine di economia, di necessità tecnica ed estetica.

Particolare vocazione dell’Atlante è lo sviluppo di progetti a forte utilità pubblica: arredo urbano, design degli spazi pubblici, arte pubblica, teatro, altro (opere di design o arte aperte al pubblico e fruibili dalla collettività). Questo per garantire ampia visibilità sia alle aziende che cedono i loro materiali sia ai soggetti produttori, oltre alla diffusione e conoscenza di un diverso ambito creativo e professionale.

L’atlante sollecita una crescita culturale e creativa più inclusiva e orizzontale tra progettisti, produttori e committenti, propone diverse modalità di approvvigionamento materico e guida verso un “fare” contemporaneo che comprenda tecnologie avanzate (stampa e scansione 3d, taglio laser).

Progetto e sue declinazioni

- per fare e fruire cultura: come diffusione di una coscienza collettiva e responsabile sulla circolazione e sull’impiego degli scarti e dei materiali non utilizzati, ma una coscienza anche aperta e attiva verso futuri orizzonti interpretativi, artistico/creativi, delle risorse presenti sul proprio territorio.

- per fare impresa: la possibilità di generare/sviluppare a sua volta, attraverso l’uso dell’atlante una serie di nuovi spunti imprenditoriali, di produzione o di servizi, direttamente o indirettamente legati alla nuova filiera o di supporto ad essa.

- per il “fare” e l’abitare: come incremento delle possibili valorizzazioni, modalità realizzative e variabili creative applicabili alle vicissitudini di uno spazio collettivo contemporaneo o al proprio spazio domestico, intese come sperimentazione di forme di progettazione legate alla scelta delle fonti di approvvigionamento materiche, intrinsecamente legate alle capacità di condivisione, al sapere e agli usi degli abitanti e alla vivacità produttiva di un dato ambito territoriale

- per un nuovo welfare locale: consolidare, sviluppare e arricchire attraverso il progetto, la partecipazione e la concertazione, la propria identità sociale, culturale e la propria esperienza comunitaria (capitale sociale della contemporaneità, non PIL ma PIC: prodotto interno di cittadinanza)

Atlanti materici e i designs dell’atlante è un progetto di ToMake studiolaboratorio/Massimo Cutini 

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